Ieri sera il Circolo PD8 ha ospitato il primo dei tre incontri nell’ambito della iniziativa: Progettare il futuro per governarne l’incertezza. 

Iniziativa pensata e  organizzata dai Circoli PD7 e PD8 per promuovere la partecipazione delle persone alla discussione sui temi di attualità politica inerenti la grave situazione economica e sociale nazionale e internazionale .

Hanno partecipato  cittadini, iscritti , Segretari e Presidenti dei Circoli PD, oltre al Coordinatore dei Circoli PD torinesi Massimo Castria.

Il tema trattato ieri sera è stato introdotto da Francesco Garzone con una esposizione intitolata da “cambiare il mondo” a “salvare il mondo”.

Sapiente ed efficace la conduzione del dibattito di Giancarlo Caselli, del Gruppo Cultura PD8.

 Francesco ha illustrato brillantemente e sinteticamente le ragioni del declino della passione per la politica nella società attraverso l’analisi anche storica di questo fenomeno, ponendo all’attenzione dei partecipanti gli obiettivi che la politica e le sue azioni e decisioni deve porsi, nella complessità di eventi da gestire, per governarli e orientarli e per combattere la retropia (nostalgia del passato in una versione soprattutto conservatrice).

Ha illustrato il passaggio dalla Società “solida” a quello della Società” liquida”, dallo slogan “Cambiare il mondo” degli anni 70 del secolo scorso a quello di “Salvare il mondo” dell’attualità. Operazione che richiede una mobilitazione e un coinvolgimento di tutta la società, naturalmente con diversi livelli di responsabilità e partecipazione. Società che non può limitarsi a delegare i partiti politici e i suoi dirigenti ma deve partecipare ai processi decisionali e alle scelte da farsi, trovando varie forme (sperimentandone magari anche di nuove) per incidere sui nostri destini a livello socio-politico; spaziando dalla crisi del modello di sviluppo neoliberista, che ha creato grandi diseguaglianze sociali, alla creazione di un modello di “sostenibilità” economica e ambientale e di giustizia sociale.

Francesco ha concluso le sue considerazioni con l’individuazione di alcune domande a cui la “ politica” e in modo particolare quella del Partito Democratico a livello locale e internazionale deve dare delle risposte, perché già porsi le domande giuste può costituire una guida indispensabile per l’avvio del percorso di “progettazione” del nostro futuro.

“Come si fa a mobilitare una passione politica nella fenomenologia della postmodernità?”

“Ridare un sogno alla politica non è anche spingere chi si mette al suo servizio a gettare il proprio desiderio oltre il muro dell’impossibilità?”

“Come si fa a trasformare un futuro minaccioso in un futuro di speranza? (soprattutto per i giovani)”

“Come possiamo cambiare i modelli di sviluppo pur mantenendo gli attuali livelli di benessere?”

“Come si può cambiare il modello  neoliberista per renderlo più etico ed inclusivo?”

Qui se volete un breve video del momento in cui Giancarlo al termine della relazione introduttiva di Francesco sta per dare la parola ai partecipanti.

Il dibattito dei partecipanti che ne è seguito è stato denso di contenuti e ha dato suggerimenti , molti spunti di riflessione e di approfondimento (da cosa intendiamo per “mantenimento dei livelli di benessere attuali”, a quali strumenti anche organizzativi deve darsi il PD, a come contrastare la tendenza del nostro Governo (ma non solo) a dirottare investimenti importanti sul riarmo etc.)  che verranno rilanciati nei successivi incontri in calendario, sempre nella nuova sede del Circolo PD8 in Via Calvo 4 – Torino :

7 marzo – ore 18 – “Ripensare e rilanciare la democrazia” – introduzione  di Ivan Ricca

7 aprile – ore 21 – “Quanta diseguaglianza può sopportare la nostra società prima della sua disgregazione?” – Introduzione a cura di Igor Piotto.

La partecipazione è un diritto e un dovere.

Naturalmente saremo lieti di ospitare su queste pagine appunti ed interventi che vorrete inviarci tramite email a redazionepd8@gmail.com